Il Centro Studi Judicaria da alcuni anni ha istituito una specifica sezione dedicata alle esposizioni denominata “Judicaria Arte”, il progetto di ricerca e comunicazione che, attraverso una “grande mostra” annuale, intende presentare le personalità artistiche più interessanti e riconosciute delle Giudicarie. Nel 2005 ecco la personale di Roberto Codroico; nel 2007 Paolo Dalponte; nel 2008 (a 10 anni dalla morte) l’evento dedicato a Sergio Trenti e, quest’anno sarà la volta di due maestri della fotografia: Roberto e Luigi Bosetti.

Dal 1920 Roberto (il papà) inizierà il suo lavoro presso lo studio di Ponte Arche, successivamente continuato dal figlio Luigi fino ai giorni nostri.

La mostra si avvale di cinquanta immagini di medio formato in bianco e nero (di circa 60 anni fa) con scene e soggetti diversificati, per suggerire la comprensione più vasta del tempo, della società e dei luoghi di allora. Una prima sezione storica quindi per conoscere le tecniche e lo stile della fotografia del passato.

Ad aggiungersi, nella sala grande, le fotografie a colori realizzate con le tecnologie moderne e digitali. In questa seconda sezione la fotografia diviene materia maggiormente espressiva attraverso scatti verso temi e interessi extra figurativi per una “pittoricità” più prossima all’esperienza dell’espressione contemporanea.

Una terza sezione presente nelle sale superiori “gioca”, impiegando sistemi da “macchina del tempo”, a trasferire immagini in contesti “altri” e diversi; quindi i ritratti di persone dell’oggi (anche conosciute) vengono riposizionati dentro un’atmosfera temporale passata, impiegando una meccanica della fantasia che coglie di sorpresa.

La mostra apre con l’inaugurazione presso le sale expo, Venerdì 11 dicembre alle ore 18.00. Presentano l’evento il presidente di Judicaria Graziano Riccadonna, l’esperto e storico della fotografia Floriano Menapace, il direttore delle mostre Alessandro Togni.